A Volandia vaicolbus

L’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, è intervenuto al Museo Volandia di Somma Lombardo (VA) per la presentazione della campagna di comunicazione ‘Vaicolbus: Insieme, sicuri, sostenibili’ finalizzata all’utilizzo dell’autobus per i medi e i lunghi spostamenti. L’evento è stato presentato da Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori).

“Regione Lombardia – ha detto l’assessore – è impegnata in una vera e propria ‘rivoluzione’ green del traporto pubblico locale e della mobilità. Un rinnovamento del parco autobus con ingenti investimenti regionali, oltre 200 milioni all’anno per le Agenzie di bacino sui 600 complessivi grazie anche all’intervento statale, che porterà entro il 2026 a 1.200 nuovi autobus a ridotto impatto ambientale su tutto il territorio”.

L’obiettivo è promuovere il viaggio e la mobilità in bus e le sue qualità, il suo essere economico, confortevole, capillare, flessibile, sicuro e rispettoso dell’ambiente, in Lombardia come in Italia.

L’assessore Lucente ha rimarcato l’importanza di tutti i sistemi di trasporti: “Grande attenzione anche per il ferro – ha aggiunto – con lo stanziamento di 1,7 miliardi di euro per la consegna di 222 nuovi treni, che saranno tutti operativi entro il 2025. Investimenti per avere un servizio sempre più efficiente, moderno e puntuale, con una particolare attenzione alla sostenibilità e alla riduzione di emissioni. Il nostro obiettivo è la ‘neutralità tecnologica’: un impegno verso il ‘green’ che deve contemplare diverse soluzioni, dall’elettrico, al metano e all’idrogeno, come dimostra lo sforzo che stiamo compiendo sulla ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, e con l’immissione di numerosi autobus elettrici e ibridi”.

“Impegni concreti – ha concluso Lucente – che potranno realizzarsi grazie anche ad una diversa ridistribuzione del Fondo Nazionale Trasporti. Le risorse del trasporto pubblico locale destinate alle Regioni da parte del Governo devono essere riconosciute in maniera diversa da come si fa attualmente, tenendo conto innanzitutto delle differenti dimensioni del Tpl. La Lombardia non può avere gli stessi finanziamenti di realtà dove la gestione del sistema trasportistico è certamente meno onerosa”. 

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